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PIAZZA DELLA STAZIONE 

Morbegno _ Sondrio

2006

La tardo-ottocentesca Stazione ferroviaria di Morbegno era stata dislocata a valle della strada statale che univa la bassa all’alta valtellina, e collegata al cuore della città con un lungo viale rettilineo. Mentre le espansioni post-belliche si concretizzavano alle sue spalle, divenendo territorio più popolato del centro storico stesso, lo spazio antistante la Stazione faticava a trovare una sua conformazione, restando per lo più spiazzo di interscambio piuttosto che luogo/porta alla città di Morbegno.

Il dislocamento nella parte est di questo spiazzo della stazione delle corriere, opera dell’arch. Romegialli, ha contribuito ad ingarbugliare ancor di più i flussi e a rendere più complessa e pericolosa la viabilità.

Il progetto quindi intende rispondere a diverse e sentite esigenze e necessità;

In primo luogo vuole ridare forza al legame con l’asse ottocentesco, “liberando” il fronte della stazione ad esso affacciato da parcheggi e vasi che rendevano il prospetto principale della stazione quasi un retro, e rafforzando attraverso una continuità materica e di percorso la fruibilità pedonale in continuità con il sottopasso della statale ss38.

In secondo luogo cerca di dare una forma e dei bordi più definiti alla piazza/spiazzo, che si presentavano molto “deboli”, aiutandosi con la realizzazione di piantate di alcuni alberi ad alto fusto all’interno del perimetro di proprietà delle Ferrovie (alcune purtroppo non eseguite), al fine di far percepire dei bordi dello spazio più delineati, e nello stesso tempo trattando in maniera unitaria la pavimentazione dell’intera piazza, eseguita a porfido per nobilitarne il carattere.

Si è voluto inoltre rendere luogo maggiormente “abitabile” lo spazio prima esclusivamente dato alla viabilità, razionalizzando i percorsi e i flussi carrabili, ma soprattutto dedicando la maggior parte della superficie disponibile della piazza ai percorsi e alle soste pedonali; tre infatti sono i luoghi maggiormente deputati allo “stare”: il primo è il marciapiede allargato davanti al porticato dell’edificio di fronte la stazione in continuità con il sopracitato sottopassaggio; in esso sono stati piantati tre alberi per garantire l’ombreggiatura anche nei mesi più caldi proprio di fronte al bar esistente, sperando che possa essere luogo d’incontro con tavoli e sedute. Il secondo è a lato della stazione ferroviaria e di quella delle corriere; si tratta di un ampio marciapiede delimitato a nord da un muro di nuova progettazione con incastrate delle sedute in pietra. Questo è il luogo deputato per i passeggeri (per lo più studenti) che devono aspettare le corriere; il muro bianco riflette il sole rendendo particolarmente “apprezzato” questo spazio di incontro e socialità. A definire in maniera più forte questo margine era stato progettato un pergolato che aveva anche il compito di ombreggiare le sedute nei mesi più caldi; purtroppo quest’ultimo non è stato realizzato. Il terzo spazio è prospiciente l’ingresso principale della stazione e “ricentra” e rinvigorisce l’importanza dell’edificio rispetto all’assialità del viale; esso funziona anche come luogo di discesa e salita dei passeggeri delle auto in transito.

Da un punto di vista architettonico, la scelta è stata quella di realizzare pochi elementi architettonici per la definizione di questa piazza, lasciando al disegno di cordoli e marciapiedi e alla continuità del porfido, trattato a campiture differenti, l’unitarietà dell’intervento; oltre al muro sul lato a nord e al pergolato sopracitati, sono stati realizzati dei paracarri in cemento bianco, particolarmente eleganti, e delle caditoie in pietra.

Fotografie
Disegni
Particolare dissuasore
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