AMPLIAMENTO E TRASFORMAZIONE DI UNA VILLA LIGURE
Ruta di Camogli _ Genova
2012-2016
Un quadro di Vittorio Matino; uno spettacolare tramonto sul golfo Paradiso. Forse l’essenza di questo lavoro progettuale risiede in queste due immagini. O forse nei ricordi che accompagnano tutta la mia vita di una Villa settecentesca di cari parenti, immersa in un bellissimo parco in quel di Erba.
La villa in questione è invece posta in Liguria, in uno dei rari tratti meno ripidi delle pendici che da Ruta di Camogli discendono al borgo. Si tratta di un edificio costruito in varie epoche; legato dapprincipio fortemente alle coltivazioni delle balze prospicienti, ha subìto addizioni fino a divenire una tipica villa/casa colonica adibita prevalentemente a villeggiatura. La disposizione planimetrica era molto “particolare”; innanzitutto il “cuore” del piano nobile (il primo piano) era dislocato in posizione centrale con minuti affacci solo sui prospetti laterali determinandone un carattere molto chiuso e caratterizzato da pochissima luce. Il piano terra, prima adibito esclusivamente a deposito ad uso del giardino, era stato recuperato ad abitazione di recente in maniera molto “separata” rispetto all’articolarsi dell’intero complesso. Il piano posto sotto le ampie falde del tetto era in parte abitabile, ma anch’esso non permetteva alcuna relazione percettiva e paesaggistica con la meravigliosa vista che si apre sul golfo Paradiso e che si dilata quando le giornata sono limpide fino alle Alpi e fino alla Corsica. In ultimo, la scala di collegamento di tutti i piani era posta nella parte a sud-ovest, forse il posto più attrattivo dell’intero edificio.
Il progetto perciò si è imposto di riconfigurare l’intero edificio ridonandole un affaccio privilegiato verso il mare. La proprietà, prima unica, è stata suddivisa in due unità autonome con separazione terra/cielo. L’ingresso comune, voltato, è stato posto al piano terreno, nella porzione a confine con i muri di sostrazione della via a monte. Al piano terreno sono stati posti, per tutte e due le unità abitative, i locali di soggiorno e le cucine, in continuità con un terrazzamento al piano che ne costituisce il naturale prolungamento. L’appartamento a tramonto è stato ampliato verso nord-ovest creando una zona pranzo vetrata che riprende in qualche modo l’idea di una serra/giardino d’inverno; le pareti sono decorate da un tromp-d’oeil raffigurante dei glicini in fiore. La copertura di questo ampliamento diviene così terrazza per tutte le camere da letto di quel lato dell’edificio.
Le scale di distribuzione dei due appartamenti, costituite da leggere strutture metalliche di ispirazione navale, sono state poste in maniera baricentrica rispetto al corpo di fabbrica e illuminate da grandi lucernari posti sulle falde del tetto che “innondano” di luce zenitale, oltre che le scale stesse e i suoi pianerottoli, le parti centrali del piano terra. Tutti i locali, eccetto quelli di servizio, sono pavimenti con un parquet di teak antico molto prezioso che ne determina la stimmung generale determinandone un carattere particolarmente “caldo”.
Al primo piano sono poste le camere da letto e i relativi servizi, mentre al secondo piano, mansardato, completamente recuperato e reso in ogni parte abitabile attraverso l’innalzamento dell’altezza delle facciate, oltre ad altre camere da letto sono posti alcuni locali di soggiorno/studio che possono così godere della migliore vista. Ad est e a ovest sono dislocate alcune terrazze.
Particolarità di tutto l’intervento è che si è deciso di trasformare tutte le aperture presenti in tutti i piani da finestre a porte/finestre (compreso quelle nuove resesi possibili con l’innalzamento dell’edificio). Ciò ha completamente cambiato il rapporto tra “interno” ed “esterno”; da introverso e chiuso, esso è divenuto diretto e “aperto”, permettendo di godere da ogni ambiente delle bellissime viste sull’intorno e sul Golfo, di gustare maggiormente i cambiamenti di luce dovuti all’alternarsi delle stagioni, di rendere più luminosi tutti i locali determinandone così un carattere “solare” e di gran serenità.
Particolare cura è stata data nella definizione dei singoli ambienti e dei particolari che ne costituiscono il carattere; tutte le porte, i mobili, le boiserie sono stati realizzati su disegno definendone il singolo dettaglio. Tappezzerie, tessuti, cementine sono stati scelti e condivisi con la committenza. Sono state inserite cornici di recupero di vecchi camini.
E’ stato inoltre rimodellato in parte l’ampio giardino a balze prospiciente la villa formando anche alcuni belvedere e ampliando le piantumazioni di frutteti e fiori. In esso era presente una autorimessa che è stata completamente ristrutturata facendola divenire Depandace e luogo di svago, con un grande locale attrezzato con un bigliardo, e un locale sauna.
Nella balza intermedia è stata creata una piscina a sfioro che permette di nuotare con una vista diretta sul mare del golfo.